Cupole geodetiche

Cupole geodetiche

Le "Cupole Geodetiche Tensint" sono strutture reticolari spaziali a doppia curvatura, realizzate con tecnologia che si basa su precisi calcoli geometrici, con schematizzazione in cinque o in sei spicchi realizzate privilegiando la suddivisione in paralleli che suddividono le varie circonferenze in un numero di parti decrescenti sino al colmo che permettono in questo modo la loro copertura sia con membrane tessili che con materiali rigidi.

Con le "Cupole Geodetiche Tensint" si possono risolvere problemi di coperture di grandi aree con diametri sino a 100 metri, ottenendo uno spazio "open space" completamente usufruibile e modificabile nell'impiego.

Questa tipologia di struttura ha diverse varietà di tipologie tra le quali:

  1. Copertura con membrana esterna o appesa.
  2. Copertura rigida tramite pannelli coibentati, policarbonato o vetro

Traliccio reticolare realizzato mediante aste appositamente dimensionate di profilo circolare collegate e imbullonate alla loro estremità per mezzo d’innesti con giunti o nodi.

I giunti o nodi sono costituiti da calotte forgiate in acciaio di qualità.
Nei giunti vengono praticati dei fori per il passaggio della vite che serve al fissaggio dell’asta.

La protezione alla corrosione è ottenuta con:

  1. zincatura a caldo
  2. su richiesta con zincatura elettrolitica e/o con verniciature con polveri epossidiche e poliuretaniche.

Per concludere è da precisare il fatto che la copertura, in genere, è costituita da tessuto in poliestere, spalmato da ambo i lati, con PVC trattato di tipo 1 classe B-s1, d0.
La stessa, inoltre, può essere sovrapposta alla struttura oppure ai nodi del reticolo con appositi agganci formati da doppi dischi parastrappo e tensionati con cavetti a catena.

Possibili tipologie

  • A pianta circolare
  • Con Copertura esterna
  • Con Copertura appesa
  • Con Copertura
  • Con membrana appesa
  • Con pannelli

Documentazione

Ogni "Struttura Reticolare Spaziale Geodetica"viene progettata in ottemperanza delle nuove Normative NTC2008 e corredata di tutta la documentazione necessaria per il deposito al Genio Civile e per l'eventuale approvazione Sismica comprensiva della "Garanzia Decennale" della struttura della Certificazione dei materiali e del POS (Piano Operativo della Sicurezza).

Costruzione

Le "Cupole Geodetiche Tensint" sono strutture che si costruiscono sviluppando uno schema reticolare a maglia triangolare e alla occorrenza per aumentarne la portanza lo si irrigidisce con delle aste diagonali interne che confluiscono nei nodi interni formando delle piramidi con la funzione di irrigidimento.

Questo reticolo si realizza con l'unione delle aste ai nodi.

Le aste sono dotate di appositi innesti filettati che permettono tramite un bullone di unirle ai vari nodi che compongono lo schema strutturale.

Le aste sono realizzate con profili tubolari di sezione circolare e dimensionate in considerazione del calcolo strutturale che ne determina le lunghezze e le caratteristiche geometriche, come dimensioni, diametro e spessore.

Le aste hanno alle loro estremità due innesti filettati che consentono il loro fissaggio ai nodi tramite il serraggio dei bulloni inseriti nei fori precedentemente realizzati nei nodi per consentire le varie inclinazioni.

I giunti o nodi sono costituiti da calotte forgiate in acciaio di qualità sono praticati dei fori per il passaggio della vite, con le angolazioni richieste per ottenere la forma che si desidera.

I nodi impiegati per la realizzazione delle "Cupole Geodetiche Tensint" hanno la caratteristica di avere una forma sferica o semi sferica di dimensioni tali da non sporgere dal filo esterno delle aste, per non creare dei punti sporgenti che possano impedire la realizzazione corretta e continua della copertura.

Copertura

La copertura, in genere, è costituita da tessuto in poliestere, spalmato da ambo i lati, con PVC trattato di tipo 1 classe B-s1, d0.

La stessa, inoltre, può essere sovrapposta alla struttura oppure ai nodi del reticolo con appositi agganci formati da doppi dischi parastrappo e tensionati con cavetti a catena.

La copertura di una struttura geodetica può essere realizzata in diversi materiali: membrane in PVC, pannelli rigidi o vetro.

La copertura più diffusa ed economica è quella ottenuta con l'utilizzo dei teli in PVC, che può essere realizzata esternamente alla struttura o internamente ad essa.

In quest'ultimo caso la copertura deve essere fissata, tensionata e stabilizzata tramite dei cavi o delle catene che devono collegare i doppi dischi parastrappo, bloccanti la membrana di copertura, e i nodi che sono punti fissi di aggancio della struttura geodetica. .

Nel caso che la copertura sia posizionata all'esterno della struttura, la stessa potrà essere fissata e tensionata in due modi: tramite l'inserimento di opportuni tiranti (Cricchetti), che collegano i profili tubolari inseriti nelle sacche saldate sul telo e gli ancoraggi perimetrali fissi della struttura; oppure attraverso la saldatura all'interno del telo di un numero opportuno di fasce occhiellate orizzontali, che consentono alla corda elastica, passante dentro gli occhielli e intorno alle aste orizzontali, di allungarsi e ritrarsi, dissipando così energia, in modo da mantenere tensionata la membrana di copertura sottoposta alle azioni climatiche dovute alla neve e al vento.

I teli impiegati per realizzare le membrane di copertura sono impermeabili, con interposto un tessuto in poliestere ad alta tenacità di tipo 1 classificato B-s1-d0, ricoperto da ambo i lati con cloruro in polivinile (PVC) e sono costituite da tessuto in poliestere, spalmato da ambo i lati, con PVC trattato ignifugo di tipo 1 classe B-s1, d0.

Le membrane di copertura possono essere realizzate con il confezionamento di un semplice telo o per essere più performanti dal punto di vista energetico con l'accoppiamento di due teli distanziati tra loro grazie all'aria spinta all'interno dell'intercapedine realizzata.

La copertura può essere anche realizzata con pannelli rigidi e coibentati, ottenuti tramite l'accoppiamento di due lamiere che contengono il materiale coibente, che può essere poliuretano, polistirene, lana di roccia così da poter scegliere l'accoppiamento più idoneo alle specifiche esigenze.

Protezione

  • Zincatura elettrolitica
  • Zincatura a caldo
  • Verniciatura con polveri epossidiche e poliuretaniche

Assistenza

  • Servizio di assistenza e manutenzione
  • Messa a norma strutture esistenti e relativi impianti
  • Sostituzioni membrana di copertura
  • Rinforzo strutturale per nuova copertura rigida con pannelli coibentati
  • Ricollaudo della struttura dopo i 10 anni

Accessori

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